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25 Agosto 2010. Comunicato Uber Alles 1989.

Questa è la scelta che non avremmo mai voluto e dovuto fare. Le parole che mai e poi mai avremmo pensato un giorno di dover dire. Ma i fatti sono chiari e davanti gli occhi di tutti. Senza possibilità alcuna di appello. Per 21 anni abbiamo seguito il Frosinone in ogni stadio, dai campi polverosi a quelli verdi della serie B, e lo abbiamo fatto senza mai far mancare l’apporto al Leone, simbolo e bandiera della nostra città.Senza il rischio di peccare di vana gloria, possiamo dire che negli ultimi anni, quando anche le difficoltà sono sembrate insormontabili, noi ci siamo stati con tutto il calore possibile e con tutti i nostri errori, perché no, ma con una genuinità che nelle stanze di potere dove questa tessera è stata partorita è totalmente assente.Da oggi, 25 agosto 2010, giorno in cui battiamo questo comunicato stampa, noi Uber Alles 1989 autosospendiamo la nostra presenza in casa e in trasferta, perché a nessuno sia dato decidere della nostra passione tesserando un amore viscerale per i nostri colori.Non si illudano però di averci sconfitti. Noi non ci sciogliamo. Alla base di un gruppo come il nostro c’è amicizia, fratellanza e unità di intenti, tutte cose che una stupida tessera non può arrestare né mettere in crisi.E allora sempre dalla stessa parte ci troverete, con le nostre attività, la nostra vita, le nostre abitudini sempre pronti con la nostra voce a urlare un NO deciso ALLA TESSERA DEL TIFOSO. Una tessera che viola quello che per noi è un principio fondamentale di vita, prima da cittadini italiani e poi da tifosi: quello della libertà.Attraverso questo strumento qualcuno vuole trasformare il tifoso in cliente da spremere economicamente. Attraverso questo strumento si vuole dare il via a una schedatura preventiva di liberi cittadini.Noi respingiamo con forza tutto questo. Noi non ci stiamo. E abbiamo deciso dopo 21 anni di dare un segnale forte che sia unità di misura della nostra protesta.

 Lunga vita agli Uber Alles, lunga vita ai sogni!

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IL SOFTAIR

Si tratta di uno sport che consiste nella simulazione di scontri armati.

I giocatori generalmente si dividono in due (o piů) squadre che si prefiggono il raggiungimento di un obiettivo.

Gli obiettivi da perseguire, in un tempo prestabilito (es. un’ora), possono variare in ogni gioco :

· conquista bandiera avversaria

· conquista di una postazione

· mantenimento di una postazione

· liberazione di un prigioniero

· distruzione della squadra avversaria

· ecc. ecc.

In alcuni casi il gioco diviene piů complesso trasformandosi in una vera e propria "storia" da mettere in scena. (es. recupero del pilota caduto in territorio nemico con una squadra che lo deve riportare al campo base e una squadra nemica che deve eliminare i soccorritori e portare il prigioniero nel suo campo per essere interrogato).

All’interno dello stesso incontro di Softair possono svolgersi diversi tipi di giochi. In genere un incontro ha una durata che puň variare dalle 2 alle 4 ore, č puň essere effettuato di giorno o di notte.

Naturalmente le "Notturne" sono piů adrenalinizzanti perché impediscono ai giocatori l’uso della vista per il combattimento e quindi la persona č stimolata ad usare gli altri sensi che di solito sotto utilizza.

Il Softair si svolge in ambienti generalmente boschivi ma anche in territori urbani come cascinali abbandonati, fabbriche dismesse, ruderi, cave abbandonate. L’esercizio di questo sport prevede l’utilizzo di terreni privati o pubblici (previa richiesta di autorizzazione alle forze dell’ordine per evitare il procurato allarme ed il disturbo della quiete pubblica) caratterizzati da ostacoli naturali o artificiali, dove persone estranee al gioco non possano entrare e mettersi in pericolo (fisico e psicologico).

Il Softair non presenta alcun pericolo per il giocatore (a differenze di pratiche simili come il Paintball americano) perché utilizza armi giocattolo che sparano pallini di ceramica (o ABS del diametro di 6 mm e peso variabile tra 0.10 e 0.50 grammi) che sono innocui.

L’unico accorgimento richiesto č un abbigliamento adeguato che protegga la parte piů vulnerabile del corpo, gli occhi, con maschere o occhiali. Oltre alla protezione per gli occhi, č d’obbligo una tenuta che mimetizzi il giocatore (tuta mimetica, vari mezzi di mimetizzazione. Le armi utilizzate (ASG air soft gun) possono essere pistole a gas o a molla e mitragliette/fucili a propulsione elettrica (in ogni caso omologate).

L’eliminazione di un avversario (od accidentalmente di un compagno di squadra) colpito da uno o piů pallini č rappresentata dalla sua stessa dichiarazione (esclamazione "morto !"). E’ ovvio, quindi, che una delle prime regole/requisiti di questo sport č la correttezza sportiva di chi lo pratica. In genere, comunque, allo scopo di interrompere "il flusso di pallini", ogni giocatore ha tutto l’interesse, se colpito, a dichiarare l’avvenuta morte. In ogni caso, il giocatore colpito si porterŕ nell’apposita area (una sorta di cimitero provvisorio) e potrŕ rientrare nel gioco successivo.

Ogni squadra ha un capitano ed un campo base.

Il giocatore di softair č una persona come tante, uno studente, un professionista, un lavoratore caratterizzato dall’interesse per il gioco di squadra, per le armi, per la natura, per la vita all’aperto, per lo stare con gli altri e fare nuove conoscenze. Il giocatore di softair non č un invasato, un violento, un amante della guerra e simili. E’ piuttosto una persona amante della natura e attenta a non danneggiare la fauna e la flora degli ambienti dove opera.

E’ un SANO DIVERTIMENTO che puň essere praticato da ENTRAMBI I SESSI!

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LA MIA COLT 1911A1 SCARRELLANTE FULL METAL NERA MARCA WG

MOD SPECIAL COMBAT 1911 NERA, NUOVA VERSIONE-GAS CO2 CHE SI INSERISCE NELL’IMPUGNATURA-HOP UP REGOLABILE-INTERAMENTE IN METALLO-SCARRELLANTE-PESO 925gr-LUNGHEZZA 22,5cm-CARICATORE DA 16pz-COLORE NERO CON BANDA CANNA SATINATA-SICURA BLOCCA GRILETTO-TACCA DI MIRA REGOLABILE-TIRA 120 M/S CON BB DA 0,20-COMPRESA DI SLITTA SOTTO LA CANNA-MOLTO POTENTE

Venendo alla pratica se volete colpire restando nascosti e silenziosi non è assolutamente l’arma adatta voi, quando spara fa un botto che sembra davvero quello di un cannone! Cosa che io personalmente apprezzo molto..;)
A temperatura dell’aria molto bassa, le prestazioni in fatto di gittata non erano un granchè.. Ma a temperature decisamente più alte, mamma mia, che violenza! xD Io consiglio di usare pallini da 0.25 grammi, gli 0.20 volano via letteralmente.. L’hop up per esserci c’è, ma non ha un grande effetto sul tiro.. Stupenda invece la tacca di mira completamente regolabile! =D
Con una bomboletta, nelle condizioni con temperature basse ci si spara 3 caricatori e mezzo, pallino più pallino meno.. Invece con temperature più alte arriviamo anche a oltre 4 caricatori pieni, e la potenza aumenta notevolmente! Insomma, come arma secondaria è davvero il massimo, sia in estetica che in funzionalità.. Un ottimo acquisto si può dire, sono rimasto davvero soddisfatto!

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IL MIO STUBBY KILLER GOLDEN BOW

A prima vista si presenta compatto e leggero, soprattutto grazie ai gusci in abs identici ai marui.
l’impugnatura spr e il calcio 416 sono gommati e hanno un bel colore e fanno un bel effetto al tatto.
i sistemi di puntamento sono molto solidi e ben fatti e
il ris è in metallo ed è molto stabile ma un pò fuori asse rispetto alla canna, cosa rimediabile regolandolo con le viti che sono prima della ghiera.
la canna interna arriva a filo della canna esterna che è un unico pezzo. si apre come un normale marui a compasso, infatti ha anche l’hop up a 2 pezzi. come da foto il gb è tinto di nero e il cilindro non è in ottone, penso acciaio.
il motorino è un double eagle che riporta la scritta high power, senza stemmi ecc sembrerebbe un eg1000. ma penso sia un ht come tutti i low cost.
il calcio è identico al g&p ma è gommato e a mio avviso è + bello, anche perchè il retro a differenza del g&p si apre per mettere le batterie senza bisogno di svitare nulla, e il sistema di apertura è tutto in metallo.
il jg e qll sopra e qll sotto è g&p.
ecco come si presenta il gear box:
smontato il gear box la prima cosa che faccio per curiosità è provare la tenuta aria, e sorpresa era perfetta anche con lo spingipallino. il gb non è rinforzato. le boccole sono in metallo da 6mm.
il grasso squallido tipico dei lowcost è spalmato solo sul conico e sul gb, gli ingranaggi sono asciutti. il reggimolla è in metallo, e la testa pistone è cuscinettata e antivuoto.
ripulendo gli ingranaggi e le boccole per spessorare trovo nel conico alcune sorprese:
1. di sotto ha dei cuscinetti per il contatto con la boccola
2. 8 denti di antireversal
3. 1 dente del contatto con il centrale spizzicato, nonostante non abbia mai girato (ma è ininfluente)
il centrale e il settoriale sembrano normali ingranaggi in acciaio, solo il settoriale ha inciso "ge". lo spessoramento era fatto da cani tant’è che ho finito gli spessori, e 1 sul settoriale e 1 sul centrale ancora potevano andarci.
purtroppo non ho un cronografo e dato che sono anche a corto di molle alla sua originale ho tagliato 1 spira e mezza e rimodellato il finale.
cambiato il gommino con uno systema. reingrassato il pistone con grasso marui e gli ingranaggi con il grasso al litio. il caricatore pesca bene, la batteria è una large 8,4v 1500mah nicd, il caricabatterie la solita cagata da 250mah.
con la sua batteria carica ha un bel rumore e un rof non eccessivo.
in conclusione con una molla nuova, un gommino e un pacchetto di spessori avete un bel fucile.
 

LE PARTI IN METALLO SONO: -GEAR BOX E INGRANAGGI IN ACCIAIO. -CARICATORE, CANNA, SELETTORE, 5 SLITTE, LEVA APERTURA SPORTELLO HOP UP. -CALCIO FISSO IN ABS. -PESO 2900gr -LUNGHEZZA 54cm -DISTANZA DEL TIRO CIRCA 50-60mt -SPARA IN AUTOMATICO COLPO SINGOLO E RAFFICA
ACCESSORI IN DOTAZIONE:

-ACCESSORI IN DOTAZIONE: -BATTERIA DA 8,4V 1100mAh CHE TROVA POSTO NEL CALCIO -CARICABATTERIA -CARICATORE DA 200 PALLINI. -TACCA DI MIRA IN METALLO CON ALZATA A MOLLA -POCHI PALLINI IN DOTAZIONE

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IL MIO M4 CQB D/BOYS

Il fucile e’ realizzato interamente in metallo, gear box ver2 in metallo rinforzato, boccole da 7mm in acciaio cuscinettate, ingranaggi in acciaio, cilindro in ottone, pistone in policarbonato, testa pistone antivuoto, camera hop up in metallo, canna interna in ottone, meccanica completamente customizzabile con up grade Marui compatibili. Calcio crane regolabile in 6 posizioni in resina e nylon, guancette copri ris in in resina e nylon out barrel in metallo,ris completamente in metallo, spegnifiamma in metallo con filetto negativo da 14mm. La potenza del fucile e’ prossima al Joule.

CARATTERISTICHE TECNICHE : FUCILE AUTOMATICO CON SELETTORE PER COLPO SINGOLO / RAFFICA DISTANZA DEL TIRO CIRCA 50 – 60 mt. ALIMENTAZIONE CON BATTERIE RICARICABILI DA 8,4V-1500mAh CARICABATTERIE DA RETE 220 Volt COLORE NERO DIMENSIONI DA 81cm 90,5cm, PESO 3 KG IL CALCIO E IN ABS ED E REGOLABILE

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PERCHE’TIFO LA SQUADRA DELLA MIA CITTA’

E’ solo uno sfocato ricordo quello che ho di quando mio padre mi portava a vedere il Frosinone.Erano gli anni della C1,quando ancora gli arbitri venivano soprannominati giacchette nere a cui lo spettatore ad ogni torto subito o semplicemente per il solo gusto di farlo,gli lanciava di tutto,dai manici d’ombrello ai tanto amati caffe’ borghetti(l’unica cosa che con il passare del tempo non e’ mai cambiata)mentre tutto lo stadio gridava riempendosi la gola di rabbia:corvo nero figlio di puttana…ecco,quello lo ricordo bene,la cosa gia’ ai tempi mi divertiva molto.Ultimamente poi,navigando su internet,con mia piacevole sorpresa ho trovato una foto di quei tempi,nella quale si nota un signore con baffi neri,al fianco di questo signore,si intravede una testolina con due grandi occhi,proprio dietro uno striscione gialloblu’,e si….da tanti nomi che potevano campeggiare in quei metri di stoffa,la mia testolina compariva proprio dietro a delle grandi lettere cubitali le quali formavano la parola hooligans…il destino e’?!e quelli si che erano tempi da vivere,eranio gli anni di happy days e poi tutti a nanna,gli anni dei paninari e di draivin,erano e sono per molti ancora i nostalgici anni 80,in cui iniziavo a crescere e purtroppo non potevo farlo allo stesso tempo del Frosinone calcio,che a quei tempi attraversava uno dei periodi piu’ neri della propria storia con il fallimento e la conseguente radiazione nei campionati dilentattistici.Ero piccolo,troppo piccolo per comprendere che la fede per una squadra di calcio(e quella non era una qualsiasi squadra di calcio,ma era la squadra che portava i colori della mia citta’,della mia provincia)non conosce categoria.Come tutti i bambini quasi ormai adolescente,trovai le mie soddisfazioni calcistiche in una delle squadre piu’ blasonate del calcio italiano,in quella fase dovetti affrontare una delle tante scelte che si presantano nella vita,una di quelle decisioni da prendere come quando si termina la scuola media e ci si trova dinanzi a piu’bivi,davanti i quali si deve sceglierne uno,sperando sia quello giusto,oppure e forse questo esempio rende ancora di piu’ l’idea,ci si deve sposare,riflettendo se quella e’ la persona con cui si spera di condividere per sempre la propria vita,quel periodo mi trovai a scegliere la squadra del cuore,pero’proprio non ricordo se fu’ tutto naturale o se scelsi per puro caso.Ma ‘come ero sfegatato per quei colori(ma come diamine avro’ mai fatto’?!),quanti poster avevo in camera,quanti risparmi spesi per quotidiani e riviste,il bello che me ne andavo anche a scuola con la sciarpa al collo quando la domenica si vinceva con i rivali di sempre,si!tutto bello,pero’….pero’ mancava qualcosa,che trovai il giorno che rimisi piede nel vecchio matusa dopo anni e quel giorno tutto mi fu’chiaro e tornai indietro per la strada che avevo intrapreso,decisi che era ora dimettere fine a quel matrimonio e tradi’ quella"vecchia signora".Quel giorno ritrovai la mia strada,la mia fede e con quella,la signora della mia vita da non poter tradire mai con nessun altra,si perche’ quando dopo anni tornai al comunale,una miriade di emozioni mi toccarono aprendomi il cuore e la mente.Quella gente,la"mia"gente,quei colori,l’odore dell’erba del manto di gioco che si confondeva con l’odore acro di torce e fumogeni,stavo per assistere e questa volta in modo partecipe al mio primo derby.Tornato a casa non potevo altro che mettere da parte,anzi diciamola tutta,gettare via in un cassonetto quei tristi colori che per molto tempo avevo vestito.Da quel giorno sono passati piu’ di 15 anni,anni in cui nulla ha scalfito la mia fede per la maglia della mia citta’,mi chiedo per questo,come fanno alcuni a sposare la causa che e’ solo di altri?a vestire quei colori che non sono i propri?be’ forse per fama e facile gloria,per trofei e facili vittorie!Oggi invece mi sono chiari i perche’della scintilla che accese e mantiene accesa la mia fede…perche’la prima manganellata presa per la propria squadra e’ come il primo amore,non si dimentica mai..perche’fede e passione,mi hanno spinto a fare cose non comuni per la squadra che rappresenta la citta’in cui sono nato…perche’sogno la notte la partita che sara’…perche’ non dormo la sera prima di una trasferta…perche’non conosco distanze dal posto in cui si gioca la partita..perche’con la mia gente condivido gioie e dispiaceri…perche’con il mio gruppo ho imparato onore e rispetto…perche’prima durante e dopo una partita rappresenti la tua terra…perche’ sei al centro del mondo e il casino che hai fatto e’ stato un elemento cruciale e tutto questo rende la cosa speciale perche’ sei stato decisivo come e quanto i giocatori…perche’,perche’…perche’ odio la serie A e canto per amore della mia citta’…

Lo sai,dicon che’,l’amor per te,io sia teppista…faro’,in modo che’,la faccia mia non sia piu’ vista…andro’,dove il mio cuor,mi portera’,senza paura..faro’ ,quel che potro’,per il Frosinone

 

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MIO NONNO..

..Era un giorno di estate di tanti anni fa’ e ancora lo ricordo come se fosse ieri,stavamo tornando dal mare per Frosinone,tu dissi poggiandomi una mano sul capo,un giorno nonno partira’(guardando verso la casa che con mille sacrifici avevi tirato su’per tutti noi)non come oggi,ma se ne andra’ su di un treno,lontano,via da qui e da tutto questo,io ti risposi guardandoti dal basso verso l’alto,che sarei venuto con te,ingenuamente,senza capire cosa intendessi.Guardavi quella casa,che hai voluto e mantenuto fino a quando le forze te lo hanno concesso,a quella casa a cui caro nonno tenevi tanto,quella casa a cui ero legato anche io,tutto cio’ che si trovava su quel pezzo di terra,mi ha sempre riportato indietro alla mia infanzia passata con te e nonna.Quelli sono stati i giorni piu’ spensierati e belli che io possa ricordare,si ora che mi soffermo a pensarci,lo posso dire:quelli sono stati i migliori anni della mia vita,ero felice,fremevo per la chiusura delle scuole perche’ dovevo correre da te,da voi.Giorni ,settimane mesi volavano via quando ero in quella casa,ricordo le tue passeggiate gia’ all’alba,poi quando mi portavi in spiaggia e ti sedevi sulla seggiola nel bel mezzo del bagnasciuga,non eri amanti delle nuotate a te bastava stare li’ vedere noi felici e tu stavi bene,cosi’bene.Poi l’ora di pranzo,l’ora che piu’ preferivi,come ridevi mentre mangiavi con nonna che ti beccava perche’ abbassavi la testa sul piatto e non l’alzavi fino a quando l’ultima fetta di pane non avesse pulito tutta la scodella(ora ho capito da chi ho preso) o perche’ ti facevi un bicchiere di vino di troppo…ti ricordo poi quando finalmente arrivava l’ora del meritato riposo,quello non era solo il riposo di quel giorno ma di tutta una vita,si perche’ tu quel momento lo hai sempre meritato,hai vissuto per noi,per farci felici,per non farci mai mancare nulla,quanti sacrifici hai fatto caro nonno per vederci come tu volevi,e io te ne saro’ sempre riconoscente.Il tuo nome..Donato..e’ il siginificato della tua vita,quale nome piu’ giusto e veritiero poteva rispecchiare la tua bonta’ d’animo?nessuno!perche’ ti sei sempre Donato con tutto il cuore a noi,per questo voglio chiederti scusa se con il tempo mi sono lasciato trasportare da altre cose,se sono stato superficiale,se non sono riuscito a farti capire quanto bene ti ho voluto e ti voglio tutt’ora,come mi sento in colpa per non essere riuscito a dirti nel momento che piu’ avevi bisogno di quanto bene ti volessi,che stupido superficiale che sono stato,perdonami per questo nonno mio,ma forse da dove sei ora e guardandomi,capirai di sicuro di quanto tenessi a te.Ora che hai preso quel treno di cui mi parlavi tanti anni fa’,ora che capisco tutto,mi sto rendendo conto piu’ di sempre,che non ci sei piu’,che non sei piu’ qui,ma nel mio cuore vivrai ogni giorno.Nonno un giorno credo che avro’ una famiglia e dei figli e faro’ di tutto per insegnargli quello che hai trasmesso tu a me,per farli diventare buoni e di cuore come eri lo eri tu per gli altri,forse non avranno il tuo nome,ma dentro si chiameranno "Donato",perche’ dovranno vivere come vivevi tu,per il bene di tutti.Da dove sei ora,non so se hanno l’ adsl per pemetterti di leggere quello che ti ho scritto,ma forse non c’e’ ne sara’ bisogno,perche’ sei qui con  me,si e’ cosi’,io voglio pensare questo,tu sei  ovunque si poggia il mio sguardo,tu sei il mio angelo custode e prima o poi ti riabbracciero’e seduto sulle tue ginocchia,come quando ero piccol, potro’ dirti quanto bene ti  voglio..veglia su tutti noi,come hai sempre fatto,ciao nonno paggio’,ciao nonnetto mio..Piergiorgio..
 
 

 
 
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..THE WARRIORS..

..era il 1978 quando sono venuto al mondo, non sono nato con platinett come esempio di vita, come la generzione di oggi che accendendo la tv o sfogliando una rivista si trova avanti mezze checche che fanno morali spicciole..i miei genitori e poi le strada in cui sono nato e vissuto mi hanno insegnato a portare rispetto per tutti e mai paura di nessuno, le difficolta’ della vita mi hanno a volte piegato ma non mi hanno mai spezzato, da queste ho sempre saputo rialzarmi per poi poterne fare tesoro e guardare avanti…era il 1978 quando i protagonisti di questo film, si sono ritrovati tutto e tutti contro, hanno combattuto per portare la pelle a casa, della notte loro sono stati i guerrieri, una banda dopo l’altra come le difficolta’ che a noi ci si presentano sotto altre forme, nella nostra quotidianeta’ l’hanno presa di petto, l’hanno affrontata e combattuta, si sono rialzati in piedi con le loro forze, hanno alzato la testa e gettato lo sguardo avanti nel buio e sono arrivati a destinazione sani e salvi…cosi’ e’ il mondo, la parte piu’ difficile di quest’ultimo e’ viverci ma bisogna sempre farlo con forza e dignita’, io ho scelto loro come esempio da seguire non mezzi uomini che quando si mettono avanti un cesso non sanno se pisciare in piedi o da seduti!

 

 

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..INNO DEL FROSINONE CALCIO..

..IL CUORE DEL FROSINONE E’ LA CURVA NORD..IL CUORE DELLA CURVA NORD SIAMO NOI.. 
 
 
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